Un viaggio a Parma raccontato sul blog parlami di tER
strada facendo

Pubblicato il mio primo racconto di 2 giorni a PARMA sul blog ufficiale dell’ente del turismo dell’Emilia-Romagna!

Perché visitare Parma?

Io credo che i motivi siano almeno tre, ma sono sicura che chi mi legge ne troverà altri, si stupirà che io non me ne sia accorta, e se scriverà un commento, qui o sui social, sarò riuscita nell’impresa di suscitare interesse…

Motivo 1: la GASTRONOMIA

La buona tavola locale è sempre una ragione più che valida per recarsi fisicamente in un luogo. Forse anche voi, come me, non siete proprio amanti dei salumi… ma davvero non fareste qualsiasi cosa per la pasta??

Fresca, asciutta o in brodo, accompagnata da erbette e soprattutto dall’istituzione Parmigiano. Come accontentarsi di vederla solo in foto?

Persino il tenente Colombo, accortosi di un profumo provenire dalla scrivania di un ucciso, aveva insistito con l’offrirne un pezzo al suo collega dicendo “questo non si può rifiutare!”.

Amo la buona tavola, anzi penso che in futuro vorrò esplorare meglio questo campo. Tuttavia non è stato il mio motivo trainante per visitare Parma: lo è stato invece il

A Parma l'opera è di scena

motivo 2: l’OPERA

Niente infatti come la musica si lega a emozioni, relazioni e convivialità.

Ma con l’opera il discorso va oltre la sola musica, è anche scenografia, dramma, voce di donna, patriottismo…

Che questa sia zona Verdiana lo si respira ovunque.

Parma è titolare di un conservatorio rinomato in tutto il mondo dove studiò Renata Tebaldi (e io son capitata in stanza con una loro studentessa proveniente dall’Iran!).

Parma è vicinissima al famoso Museo Nazionale di Busseto raccontato da Philippe Daverio che tutti ci auguriamo torni presto a riaprire la porte di Villa Pallavicino.

A Parma nacque Arturo Toscanini, direttore d’orchestra di spicco nella sua epoca.

Parma - al Museo Glauco Lombardi il prezioso vestito di gala di Maria Luigia

Motivo 3: la STORIA del DUCATO

La storia è importante per capire un po’ meglio il carattere particolare di una città, e riuscire collocarla all’interno della storia in generale. Perciò non va data per scontata, dobbiamo un po’ andare a cercarla noi.

Parma, così come le sorelle di regione, è un caso a sé.

Per conoscere Parma bisogna risalire a Maria Luigia e Napoleone, occasione che permette di ricostruire un legame con il nostro Risorgimento. La zona inoltre è ricca di castelli e c’è persino il labirinto della Masone.

Parma centro - un angolo del Parco della Pilotta

Parma è una città normale ma anche molto attiva, lo dimostrano i canali dell’ottimo ente di promozione turistica PARMA WELCOME, che tutti i giorni punta all’attenzione a qualche evento e soprattutto a quegli aspetti normali di un viaggio che si sogna tranquillo e all’insegna dell’esperienza.

Se tornerò? Eh, sì… Mi resta da vedere il complesso della Pilotta, dopo qualche foto mi sono convinta. Qui si fa il Festival Verdi, pare che a settembre suoneranno arie persino in strada. Le statue “parlano”. Arrivi davanti a una e c’è un numero di telefono, e quando chiami ti risponde l’interessato raccontandoti qualcosa di sé. Ci sarà da sedersi a tavola, e godersi un menù diviso in atti.

A volte vorrei che la giornata fosse di almeno 10 volte le normali 24 ore… Ma non mi lamento.

Ecco quindi il primo atto firmato da me, il racconto dei miei due giorni pubblicato sul blog di Parlami di tER; ci ho lavorato due settimane, ma rileggendolo direi che è un buon debutto.

Voi che ne dite?

Patrizia Zampieri

Adoro la musica, l'arte e la natura. Credo in Dio e nella vita. E come storydoer viaggio in cerca di progetti. Il mio sogno? Arrivare in Antartide. Ma con il cuore sempre qui.

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