No, non mi sono data al giardinaggio… Ma il fatto che proprio quella sia la pianta che mi hanno assegnato mi ha colpito non poco. Un cedro (del Libano) l’ho visto sul serio passeggiando nel parco dietro Villa Olmo sul lago di Como. Sono rimasta impressionata dall’enormità del suo insieme e dalla possenza dei tronchi. Vicino era stata collocata una panchina, minuscola al confronto.
Quindi oltre che essere stata un’emozione molto diversa da quella che si prova per un qualche risultato, diciamo pure più vera che guadagnata, è anche un gesto che mi riempie di gioia e aggiunge significato a questo percorso lavorativo reso doppiamente faticoso dall’assalto del Covid.
Scrivo la mia primissima news dell’anno, con la nuova che il sito è ora di mia proprietà!!
Addio terzo livello gratuito, anche se non me ne pento, è stato utilissimo per cominciare. Ma arriva un momento in cui un salto di qualità si deve fare.
Ci pensavo da mesi, in giro per la rete alla ricerca di formazione. Ho preso a studiare più da vicino il digitale, mi sto facendo anche nuovi amici, e spero che questo frutterà tante belle collaborazioni. Da qualche settimana, poi, non mi sento neanche più “soltanto” blogger, ma blogger e (futura) imprenditrice.
Gira e rigira, alla fine mi sono sentita sicura del momento, oltre che un poco emozionata, cosa comprensibile. Come hosting avevo scelto un nome raccomandato da ottime recensioni, se non fosse che all’ultimo momento mi sono incrociata con un altro che mi ha addirittura sorpreso: ecologico?? Proprio così: internet INQUINA.
Non era proprio la primissima volta che sentivo considerazioni del genere. Parlando del 5G è saltato fuori che certe morti di uccelli potrebbero essere collegate ai bombardamenti magnetici potenziati dalla rete. Non occorre essere esperti per farsi qualche domanda e ci vuol poco a sentire un campanello d’allarme.
Io qui tratto del viaggiare inteso come aprirsi a conoscere più da vicino quel punto del pianeta in cui ci troviamo a dimorare, piccolo concentrato di meraviglie a forma di stivale.
Nessuna scuola mi ha mai insegnato questo. Tralascio i “paroloni”, tanto la sostanza non cambia. Parlo di atmosfere che vivo, e della cultura, necessaria come l’aria pulita o un bicchiere d’acqua fresca. Viaggiare in Italia vuol dire imparare a sentire e accettare che fra noi e la terra c’è un legame che conduce in profondo, che non è una cosa troppo difficile, e alla fine vuoi farne parte anche tu, e hai voglia di restituirle quello che ti dà rendendoti utile in tutto quello che fai.
Sono supercontenta che i ragazzi che gestiscono il progetto EASY TRAVEL siano italiani, perché questo facilita molto la comunicazione in caso di necessaria assistenza informatica. Ma lo sono doppiamente, perché sento che ho fatto la cosa giusta, coerente con i temi pilastro del blog. L’ambiente è “l’hosting” dei temi che tratto, e adesso penso anche ad una rubrica dedicata, a sostegno e convincimento che in natura tutto è interconnesso.
Io credo che il turismo non sia solo un’esperienza che si cerca, ma anche un’esperienza che arriva lei da sola.
Tutto può cominciare leggendo informazioni molto pratiche, ma solo l’esperienza diretta ci farà davvero amare la nostra terra. È una relazione. Un paesaggio è bello di una bellezza che da sola spiega la vita.
Dei nostri paesaggi io vado persino orgogliosa, è qualcosa che mi riguarda da vicino, che non ha bisogno di parlare con la voce.
Posso essere soddisfatta per un buon risultato ottenuto, ma la sola vista di una montagna all’entrata della Val d’Aosta mi ha letteralmente mozzato il fiato (chissà cosa poi succederà quando scoprirò le Dolomiti…).