La scorsa settimana ho assistito ad un webinar sul modello di gestione del teatro storico più piccolo del mondo, il Concordia di Monte Castello di Vibio, borgo umbro fra Perugia e Terni.
Come tanti altri beni d’Italia è rimasto al chiuso per svariati anni, fino a quando è stato preso in gestione da Edoardo Brenci e oggi vanta un’associazione di 30 soci, 2 dipendenti, e un cartellone culturale interrotto solo dalla pandemia.
Ha la particolarità di una struttura a campana che consente un’acustica perfetta, ottima per opera e musica da camera; il teatro però è aperto anche ad attività non di spettacolo come matrimoni o conferenze.
Da quando intendo concentrarmi esclusivamente sul CREARE contenuti (e attivarmi dal niente su piattaforme alternative più libere come Patreon) sto pensando di iscrivermi a un corso di teatro, diciamo per motivi professionali non finalizzati alla recitazione, in primis sciogliermi nella parlantina e superare la paura del pubblico.
Guarda combinazione (!) mi son subito incrociata con questo luogo che non conoscevo, cogliendo l’appuntamento online al volo.

Il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio dispone di un sito web che riassume una storia di passato, presente e futuro, coniugata da progetti di counseling per comprendere come la Bellezza e il Benessere della persona vadano sempre in coppia.
Quest’ultimo argomento è stato messo in campo negli ultimi due giorni da Serena Brenci Pallotta, professionista in materia, che ci ha intrattenuto spiegando come, attraverso studi scientifici, si sia arrivati a comprendere che l’ambiente incide sul nostro equilibrio, ed è perciò fondamentale imparare a far uso di questi luoghi di Bellezza come punti d’incontro per attività sociali o formative.

L’effetto è stato tale che mi è venuta voglia di andare a vedere il teatro e conoscere Serena di persona, per parlare di me e della strada che percorro che potrebbe benissimo incrociarsi con la loro. Questi son casi in cui le distanze non sono affatto un ostacolo, anzi: se vivessi lì, sarei volontaria anch’io.
Mi pare tiri aria di una rinascita generale della società, siamo in molti a sentire che la cosa più importante è quella di alzarsi e camminare, cercando di formare relazioni sane e ridimensionando i nostri singoli obiettivi professionali come PARTE di un contesto più ampio.
Non abbiamo forse anche la responsabilità di conservare al meglio quello che abbiamo per far sì che chi verrà dopo di noi trovi una strada saldamente asfaltata?
L’incertezza e la confusione non hanno già fatto fin troppe buche?
Finiamola quindi di intendere Arte e Bellezza come espressioni idealistiche: ci FANNO BENE SUL SERIO!!
Io lo sento nei miei viaggi, altre persone sentono la stessa cosa in modi diversi, ma i bisogni che emergono son sempre quelli che non sapevamo di avere…
Sono state dette cose molto importanti che meritano senz’altro un approfondimento; da qualche parte si dovrà pur cominciare, no?