
Seconda gita alla scoperta del Friuli! Oggi mi sono spinta un po’ più lontano da Trieste, e alla fine sono tornata con un “souvenir”, un nuovo caricatore del telefono (l’altro è rimasto incastrato nella spina del treno)!
Udine è piccolina, il centro storico si raggiunge a piedi dalla stazione. Ha l’aspetto di una normale città d’entroterra, ma è stata centro del governo della regione.
Che sorpresa le architetture in stile veneziano… Questo scatto è dell’interno della Loggia del Lionello, mentre la facciata della torre palazzo è presa in Via Manin.
In verità fino all’ultimo non ero sicura di venire, ma poi ho saputo di un Caravaggio esposto al Castello, è stata una calamita… Pensa che mi sono portata via anche un dépliant di Pordenone, nome della città e di un altro genio del Rinascimento! Ci vediamo prestissimo!!!

Tempo ben speso un giro alla Galleria d’Arte, per una volta leggi nomi conosciuti soltanto qui. Due le tele di pittori genovesi, con protagoniste due donne dell’antichità, Frine e Berenice.
Frine era una prostituta accusata di aver fondato un culto alla propria divinità, ed evitò la condanna ammaliando i giudici col proprio corpo. È ritratta mentre tenta il filosofo Senocrate, che però non cede.
Berenice si taglia una ciocca di capelli e l’offre a Venere, dea dell’amore, perché consenta il ritorno del marito, e ha uno sguardo verso l’alto molto illuminato.
E ancora: altre facoltose signore cariche di perle con alle spalle Lazzaro povero, la Vecchia in Meditazione, e questa che ti regalo, una Rebecca quasi danzante!

Da fuori è una costruzione in vetta alla città, visibile da ogni direzione. L’iter è lo stesso di sempre, ma come sempre cambia il contenuto dell’interno…
Prima il biglietto, poi sali la scala, varchi la soglia, e a metà piano ecco qua il meraviglioso Salone del Parlamento.
Oggi è utilizzato per convegni, ed è tutto per me (non c’è nessuno!), allora mi siedo senza staccare gli occhi da ogni angolo, il soffitto è questa cosa che ti mando…
Guardo, ammiro, penso, riguardo, tra un po’ riprenderò la via dei quadri, non guardo l’orologio, quando torno non lo so…

Ti ricordi quando ho scritto dell’Ultima Cena, quella tela del ‘500 che occupa una parete intera ed è parecchio differente da opere sorelle?
Ora vediamo se riesci a trovare il Diluvio di Filippo Giuseppini, per aiutarti ti dirò che raffigura un cataclisma… pensa che è un’opera d’esordio che ebbe subito un grande successo!!
La figura femminile in basso è la Madonna Addolorata dipinta da Michelangelo Grigoletti, e anche questa è per me un po’ una novità, perché presenta la grazia di una donna semplice dallo sguardo pulito. E guarda il cavallo a sinistra; sembra partecipare… Bellissimo!

Dopo un giro in campo d’arte, mi sono decisa ad esplorare la sala dedicata al Risorgimento, è il terzo della mia vita, dopo Genova e Torino, e qui si apprende la storia locale: in poche parole, all’arrivo di Napoleone il Friuli diventa terra di scontro fra Austria e Francia, e Napoleone firma il trattato di Campoformio con cui cede Friuli, Veneto, Istria e Dalmazia all’Austria.
Ugo Foscolo piange nelle lettere, tutto è perduto, forte la delusione degli intellettuali. E poi arriva aria di unità, con le sue figure nazionali, e c’è un pannello che riassume il pensiero politico di Mazzini, Cavour, Garibaldi, insieme a Gioberti, Pisacane e Cattaneo, non ricordavo che quest’ultimo avesse ipotizzato per il nuovo stato un tipo di unione federativa.
È bello ripassare la storia; questa in particolare ti porta a sentirti a fianco del vissuto degli uomini e delle donne del tempo.

In attesa di ritornare (domani, dopodomani, fra un anno… chi lo sa?) eccoti un assaggio su piccola piazza del centro; la chiesa di San Giacomo è una normale chiesetta, se non fosse per quel balconcino che permetteva di assistere alla messa senza interrompere le attività in piazza, un dettaglio architettonico poco frequente…
(poco fa) dal castello s’è alzato il vento, e si è liberato un bel sole splendente. È la prima volta che visito il Friuli, terra di contadini che produce il necessario, una regione meno trafficata del Veneto, la bellezza di qui fa un effetto riposante, una regione con tantissimi altri luoghi da scoprire, specialmente in natura.
Mentre leggi queste mie considerazioni io sarò andata a mangiare qualcosa… Ricevi queste righe di saluto poi… salta in macchina e vieni a vedere anche tu!!
Il mio itinerario: gita di un giorno con visita al castello e passeggiata nel centro storico, all’interno del tracciato Trieste-Gorizia-Udine, con pernottamento a Trieste .
In zona ci sono infinite possibilità di escursione. Puoi trovare alcuni suggerimenti su SharryLand .
Se hai fatto un itinerario diverso dal mio, condividi la tua cartolina in un commento!!