Ma davvero non si riesce a portare nessuno a Conversano??
Oddio… anche per me fino alla sera prima voleva solo dire il luogo dove avevo appuntamento con gli amici del blog CittàMeridiane… Due secondi dopo ho inteso che è
un posticino della Terra di Bari con 0 problemi circa il cosa vedere o cosa fare…
Tant’è vero che ricostruire la giornata in questo articolo ha richiesto due settimane con lettura (riga per riga) di almeno tre siti.
Sono rimasta parecchio a guardare la torre del Castello Normanno dal parco di Villa Garibaldi; l’ho scelta come immagine di copertina perché credo sia quella che dà meglio l’idea di come ho vissuto questa esplorazione.
Non sembra anche a voi (fra sopra e sotto) un soggetto da quadro?
Alla fermata del bus,
com’è nel mio stile, per primo vedo subito Otto
Ave al cane, campione di talento sociale!
Di lui conservo una collezione di scatti privati nella sua veste di membro a tutti gli effetti del team, perché è un gran bell’orso, e pure professionista!
Tutto cominciò all’inizio della pandemia: interrotti certi impegni con conseguente ripresa in mano del blog, un certo giorno su Twitter m’incrociai con Rosalia e da allora ci seguiamo reciprocamente.
Non mi poteva capitare di meglio… siamo entrambe della stessa generazione e con sorprendenti similitudini di vedute.
E in un momento frustrante in cui c’è troppo in Italia che scricchiola, e urge ripensare argomenti, avere gli anni che abbiamo noi due vuol dire maturità.
Come forse direbbe Manzoni, siamo di “una giovinezza avanzata, ma non trascorsa“
Conversano ha rappresentato una sorpresa: l’ENNESIMA
Se ad Alberobello avevo espresso sensazioni intorno al carattere, stavolta le avverto intorno al discorso di un patrimonio che, con o senza dichiarazioni ufficiali, è GIÀ dell’umanità.
Rifacendomi ad un concetto espresso anche da Riccardo Scandellari sul suo libro Rock ‘n’ Blog, varcata la prima soglia delle informazioni di rito, si scopre un contenuto che apre a percezioni più sottili, come la personalità o l’atmosfera.
Rosalia mi ha fatto da guida, perché oltre che giornalista è anche una storica, e ci scommetto che è la parte professionale più bella, quella che mette a frutto tanti entusiasmi personali ricavati dallo studio.
Si dichiara una fan di Federico II; uh, uh che bello, penso io… ce ne sarà da dirsi e commentarsi al prossimo tour quando andrò a vedere Castel del Monte!!
Mi sento come giunta alla terza porta di accesso alle Puglie
parecchio colpita da come un solo piccolo centro comprenda un museo archeologico, la mostra permanente Nozze al Castello con abiti da sposa d’epoca, una Pinacoteca con 10 tele ispirate alla Gerusalemme Liberata di cui è innamorato Vittorio Sgarbi, oltre a una storia che ha visto tre epidemie di peste, l’impegno sociale di un Matteotti del posto, e una badessa investita di così tanto potere da costringere il vescovo a sottostarle (fatto comprovato da un campanile insolitamente più basso del normale…).
Conversano è l’antica Norba conquistata dai Romani, decaduta e rinata
con il nuovo nome e un’origine prettamente agricola.
Diviene ben presto centro di potere feudale, specialmente nei 40 anni di dispotismo del “Guercio delle Puglie”, Giangirolamo II. Potere come sempre in competizione con la chiesa.
E attenti che qui viene il bello…
Conversano rappresenta
il caso singolare delle badesse mitrate del “Monstrum Apuliae”
Forti del sostegno del Papa (!), le monache occupavano il Monastero di San Benedetto, definito appunto Monstrum da Gioacchino Murat, il quale, decisa l’abolizione dei diritti feudali e lo scioglimento degli ordini religiosi, riuscì poi a cacciarle.
Il Monastero è oggi sede della Fondazione Giuseppe di Vagno, il “gigante buono” che si distinse nella difesa dei diritti della povera gente di inizio ‘900.
Deputato socialista del Regno d’Italia, rifiutava gli scontri ideologici perseguendo una linea politica di ricerca di ordine e disciplina.
Venne assassinato dai fascisti a Mola di Bari nel 1921, tre anni prima del delitto Matteotti (da cui si fa segnare l’inizio della dittatura in Italia).
La prima immagine che ritrovo intatta mentre sto mettendo in fila i ricordi per ricostruire il racconto, è che tutto era pulitissimo…
È il tanto bianco così diffuso a colpirmi; Ostuni vista in lontananza quasi brilla…
Dettagli di facciate così antiche sono ottimamente conservati
vale la pena fermarsi ad osservare un minuto di più, perché rimandano a tempi molto remoti e a stili pressoché unici…
Altri punti di interesse sono il Duomo di Santa Maria Assunta in stile romanico pugliese, e la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, di facciata sobria e fastosi interni in barocco napoletano.
Nessuna traccia invece di un teatro storico…
Deserto la mattina, il centro si è animato un po’ verso le 15, quando con la truppa c’eravamo già salutati, e io nel giro di un’oretta sarei risalita in bus per tornare a Bari.
Sono ritornata volentieri sui miei passi; un viaggio nel viaggio
soffermandomi sulle foto della mostra all’aperto INDIFFERENZE di Fabio Bucciarelli (ora terminata), disposte come finestre d’osservazione sul quotidiano in contemporanea, come a domandare a chi passa di lì: mentre esci a far la spesa… in altre parti del mondo sai che succede?
Be’, anch’io combatto le mie battaglie in stile low-cost e spesa zero virgola, ma non certo con la tensione di dover sopravvivere…
E credo che ci sia una forte correlazione fra il modo di vivere il turismo e il seminare pace nelle piccole cose di tutti i giorni.
Il turismo che d’ogni parte si invoca consapevole/sostenibile/etico ecc. ecc. comincia appunto non facendo più gli indifferenti.
Arte e cultura non riempiono forse le stanze vuote di dentro?
Non ci arricchiscono di cose BUONE che tengono lontano da pericolose derive?
È stata un’emozione forte entrare
nella Pinacoteca che custodisce 10 tele ispirate alla Gerusalemme Liberata
di Torquato Tasso…
Fu proprio il Guercio ad aprire le sue porte al pittore napoletano Paolo Finoglio, autore anche degli affreschi della camera nuziale ispirati all’Antico Testamento (che chissà se mai si potranno vedere, non ricordo se sono aree private).
Sul poema del Tasso non voglio dire di più per ora, aspettando di leggerlo.
Le riflessioni invece eccole di seguito.
C’è forse là fuori
un mare di possibilità concrete che i media NON trasmettono?
Prendiamo per esempio i tempi di Dante: non c’era internet eppure si sapeva tanto; non c’era l’alta velocità eppure andavan lo stesso dappertutto…
Con meno deleghe a tecnologie e una consapevolezza ritrovata delle nostre possibilità, possiamo ritrovare un percorso in cui tutti miglioriamo la convivenza fra i popoli?
Punti da ponderare…
Da tempo guardo quello che ho davanti e mi chiedo che parte posso fare io nel VALORE da CREARE.
Il Comune vuole far conoscere meglio il patrimonio di Conversano per inserirla nelle rotte turistiche?
Mi trova alleata!
Penso si sia capito che è stata un’esperienza anche molto personale.
Very grata di essere stata “presa in consegna” e non dover così ingegnarmi da sola.
A Conversano si è aggiunto un elemento nuovo: l’emozione dell’AMICIZIA
Una fiamma che si ravviva ora alla vigilia di un secondo tour, con la promessa di aprire nuove porte di Puglia, Castel del Monte e Santa Maria di Leuca in primis.
Discorso a parte (eh, eh…) invece per Otto, dato che
- 1) non si riusciva a farlo star fermo (tranne quando ha incontrato un suo simile, e la prontezza di Michele ha evitato lo scontro)
- 2) aspetto quando ci rivedremo per il bagnone promesso in mare, voglio vedere come non sta fermo neppure in acqua 😉
C’eravamo salutati, sì, ma non prima di un pranzetto a base di nutriente succulenta focaccia barese e birra, con mandorle locali offerte da Michele, seduti su una panchina in compagnia di ulivi silenziosi e belli carichi di nere olive.
Davanti a un altro gioiellino: la chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria, dove ho scattato la fotina di cui sopra.
Viaggiare così diventa qualcosa di molto simile a quello che fu il Grand Tour, ma con possibilità aumentate.
Forse è giunto il momento di raccontare MEGLIO le nostre città, presentarle attraverso punti insoliti dove fiorisce curiosità.
Se anche non dipende solo da viaggiatori, blogger e giornalisti, intanto proviamoci, che so, cambiamo metodi…
Pensiamo a che basi vorremmo gettare per un turismo che sia più centro di relazioni
Senza gli amici, Conversano sarebbe stata una sorpresa comunque.
CON gli amici, invece, c’è stato di più, e nel giro di poche ore.
Compreso Otto nonsolobau: esiste qualcosa di più felice d’un cane felice?
Ti INSEGNA a guardare il sole dal punto in cui sorge…
e con questa cartolina aggiungo qualche risorsa utile: per cominciare
CONVERSANO raccontata da CITTÀ MERIDIANE
La raccolta delle mie DESTINAZIONI nel tacco d’Italia
si arricchisce infine della
Ma che bello Patrizia ritrovarsi nei tuoi racconti! Mi spiace soltanto non averti potuto dedicare più tempo per problemi sopravvenuti e un mio impegno anticipato in modo imprevisto… ma sono certa che avremo modo di chiacchierare ancora magari con davanti tarallucci, un bicchiere di vino e un panzerotto fritto 😉
Intanto Otto ti ringrazia per le coccole e non vede l’ora di sguazzare in mare con te. A presto!
Ci siete, ci siete nei racconti, tutti e 3, e la prossima volta sarà anche meglio!